In questo Cortometraggio viene lanciato un messaggio rivolto principalmente alla nuova generazione che ha il compito di portare avanti i valori tramandatoci dal passato.

Viene sottolineata l’importanza di trasmettere ai nostri figli concetti fondamentali al fine di continuare a dare voce ai partigiani e ai loro sacrifici.

Una bambina del ventunesimo secolo, guidata da una materna voce narrante, si cala nei panni dei bambini che hanno subito il fascismo e le scelte dettate dalla sete di potere.

Un contrasto di felicità odierna macchiata dal vuoto dettato dalle imposizioni di un tempo. Un viaggio nel presente che sfiora con la semplicità fanciullesca il dolore che i popoli oppressi hanno palpato a loro malgrado e che conduce alla raggiunta della consapelozza necessaria per affacciarsi al futuro. Attraverso questo breve percorso la bambina sarà pronta a divenire un’adulta conscia, in grado di portare avanti nel proprio quotidiano l’importante insegnamento che le consentirà di agire sempre nella giustizia e ad intercalarsi nelle relazioni d’aiuto. Con questo cortometraggio intendo quindi sensibilizzare e condurre i giovani verso una strada che non va in alcun modo abbandonata o schivata ma percorsa, calpestata, da più piedi possibili.